Descrizione
Il problema escatologico attraversa tutta la riflessione teologica cristiana, poiché riguarda il destino ultimo dell’uomo e il suo rapporto con il disegno divino. I novissimi – morte, giudizio, inferno e paradiso – sono realtà che sfuggono alla percezione diretta e possono essere comprese solo attraverso segni, analogie e narrazioni. Dante Alighieri, nella Divina Commedia, costruisce un’esperienza della verità ultima attraverso una straordinaria rappresentazione eidetica: le immagini, i simboli e la struttura del poema non sono solo evocazioni poetiche, ma un itinerario di conoscenza, una via che guida il lettore attraverso il mistero dell’aldilà. Questo studio esplora la straordinaria capacità di Dante di tradurre il trascendente in visibile, rendendo la Commedia non solo un’opera letteraria, ma un mezzo per comprendere le verità ultime. In un viaggio tra teologia, filosofia e poesia, il lettore viene chiamato a interrogarsi sul senso della propria esistenza e sul cammino che conduce alla visione di Dio.